PERCHE' RICORRERE AL SUICIDIO?

<<NON VADO BENE A SCUOLA.>> PERCHE' RICORRERE AL SUICIDIO?

Credo sia veramente brutto sentirsi dire "Sono spiacente ma devo comunicarle che suo figlio si è ucciso". Il dolore suscitato dalla morte di un caro, e in particolare di un figlio, è qualcosa di indescrivibile che viene amplificato dal fatto che la persona in questione abbia ucciso se stessa.

Questo è ciò che è successo ai genitori di un ragazzo di Tione (Treno) martedì 2 novembre 2004. Il figlio si è tolto la vita lasciando un biglietto dove spiegava il motivo di questo gesto estremo: non andava bene a scuola.
E' spontaneo, a questo punto, farsi delle domande, chiedersi: perchè un gesto così sproporzionato rispetto alla gravità del problema? perchè nessuno ha voluto aiutarlo? perchè lui stesso non ha chiesto l'aiuto di qualcuno?
Purtroppo le motivazioni sono spesso irraggiungibili, la maggior parte delle volte la causa è un susseguirsi di tante piccole sconfitte quotidiane, tipiche dell'età adolescenziale.

Anche prevedere e prevenire questa situazione è molto difficile in quanto i comportamenti degli adolescenti mutano di giorno in giorno, e i loro caratteri sono volubili, quindi risulta quasi impossibile cogliere un problema, un'incertezza, una sconfitta o tutte queste cose messe assieme, che portano alla voglia di farla finita.
Ciò che più mi dispiace è che quando si parla del suicidio di un ragazzo, troppo spesso si colpevolizza la famiglia e non si ragiona sul fatto che la colpa è nostra, di tutti, della società che opprime i deboli e non li aiuta a risolvere i propri problemi offrendo soluzioni fasulle, come la droga, ad esempio.

Scrivendo mi rendo conto di quano sia difficile argomentare il tema del suicidio perchè è una cosa che non si conosce, con la quale si convive ma non si può controllare. Forse perchè -detto brutalmente- chi conosce cosa si pensa prima di uccidersi, poi non lo può spiegare.